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Rocco Vella nasce in Sicilia nel 1982 dove vive fino all'età di 18 anni. In questo periodo scopre la sua indole artistica e la passione per la pittura e il disegno ammirando le opere del pittore e scultore Silvio Benedetto, artista che realizza numerose opere nel paese di origine. Trasferitosi per studi a Bologna, con la frequentazione di amicizie legate all’accademia delle Belle Arti inizia la sperimentazione verso lo studio del disegno del corpo e l’uso dei colori ad olio. Nel 2008 si trasferisce a Milano per lavoro, dove comincia assiduamente il suo studio verso la pittura dedicandosi alla riproduzione di alcuni quadri d’autore tra cui Van Gogh e Caravaggio, dai quali trae un importante spunto e insegnamento sull’uso delle luci e delle ombre. Argomento molto caro all’artista è quello della dualità: luci e ombre, bene e male, elementi che vengono ricercati e analizzati in ogni ambito artistico, dalla musica al cinema, dalla scrittura alla pittura. Lo studio e l’interesse per artisti famosi come Francis Bacon, William Burroughs, David Lynch, Alejandro Jodorowsky, David Bowie e Marilyn Manson spingono l’artista alla riproduzione, nelle sue opere, di un ritratto omogeneo dove luce e ombre convivono, si fondono insieme creando quelle atmosfere di quiete mista ad incertezza. Quiete e incertezza, preambolo necessario alla nascita di quella sensazione che ci prevarica: la paura, quella emozione in grado di difenderci e allo stesso tempo bloccarci. L’autore cerca di esorcizzarla, di liberarla dalle viscere dei suoi soggetti: il risultato è vorticoso e frutto di pennellate e incisioni sulla tela. Le pennellate usate per svestire e scavare. Così l’artista mette a nudo le emozioni dei suoi soggetti. Sotto l’involucro materico della carne o le maschere con lineamenti quasi umani e perfetti ricerca le diversità, le paure oppure la trascendenza di un’energia verso mondi sconosciuti o invisibili.