La street Art o arte di strada è una particolare forma di espressione dell’arte moderna che si manifesta esclusivamente nei luoghi pubblici, ma non è sempre stata ben vista.
Inizialmente veniva spesso accostata al vandalismo e per questo demonizzata, ma quali sono le differenze? Salta subito all’occhio l’abbattimento del vincolo dell’uso della vernice spray ma anche la scelta dei soggetti che si amplia dal semplice lettering a soggetti più complessi, è frequente l’utilizzo di adesivi artistici e stencil.
Vengono considerate come street Art anche istallazioni provvisorie, proiezioni video e sculture.
I graffiti nascono e si diffondono con la cultura Hip Hop. Nei primi anni 2000 in diverse nazioni europee (Italia, Inghilterra, Francia, Spagna e Germania) si comincia ad assistere ad una conversione di alcuni writers che, abbandonando l’etnocentricità del movimento, cominciano a manifestare l’esigenza di esprimersi sfruttando la comunicazione di massa con lavori su poster o pittura sul muro, per arrivare ad un nuovo e più vasto pubblico, nasce così la street Art.
Il punto di incontro che unisce le due discipline rimane il luogo e alcune modalità di esecuzione.
Proprio in questi giorni, a Roma, la street artist Laika, conosciuta anche come “attacchina”, con un paio di incursioni notturne ha realizzato “PEACE” per sensibilizzare sul tema della complicata situazione Russo-Ucraina.
Si tratta di un inno alla pace, come suggerisce il titolo stesso dell’opera, posizionati a pochi passi dalle due ambasciate in modo provocatorio. Si tratta infatti di due poster gemelli che potete trovare in via Castro Pretorio e in Piazza G. Verdi che raffigurano due carri armati i cui cannoni annodandosi tra loro formano il simbolo della pace, sopra di essi una colomba (riferimento alla famosa opera di Pablo Picasso “Paloma de la Paz), che palesa il suo sdegno coprendo di guano i due blindati.